Ingresso nel tempio della Santissima Madre di Dio

Commemorato il 21 novembre

L'entrata nel Tempio della Santissima Madre di Dio avvenne, secondo i racconti conservati della Sacra Tradizione, nel modo seguente. I genitori della Vergine Maria, i giusti Gioacchino ed Anna, pregando per una soluzione alla loro mancanza di figli, fecero voto che se fosse nato loro un bambino, lo avrebbero dedicato al servizio di Dio. Dio esaudì la loro richiesta e dopo che Gioacchino si accostò alla sua sposa, Anna concepì la Santissima Vergine e dopo nove mesi la diede alla luce. Quando la Santissima Vergine raggiunse i tre anni, i santi genitori decisero di adempiere il loro voto. Dopo aver radunato i loro parenti e conoscenti, e dopo aver vestito la purissima Maria con le sue vesti più belle, e con il canto di canti sacri e con candele accese in mano, la portarono al tempio di Gerusalemme. Lì il sommo sacerdote con una folla di sacerdoti incontrò la fanciulla di Dio. Nel Tempio, la scalinata per salire consisteva in quindici alti gradini. La bambina Maria, così sembrava, non ce l'avrebbe fatta a salire questa scala. Ma proprio mentre la poseri sul primo gradino, rafforzata dalla potenza di Dio, rapidamente superò i gradini rimanenti e raggiunse la cima. Quindi il sommo sacerdote, attraverso un'ispirazione dall'alto, condusse la Santissima Vergine nel Santo dei Santi, dove tra tutte le persone solo il sommo sacerdote poteva entrare una volta all'anno con un sacrificio di sangue purificatore. Perciò tutti i presenti nel Tempio rimasero sbalorditi da questo avvenimento così insolito. I giusti Gioacchino e Anna, dopo aver affidato la loro bambina alla volontà del Padre celeste, tornarono a casa. Maria Santissima rimase nel domicilio per le ragazze, situato vicino al Tempio. Attorno al Tempio, secondo la testimonianza della Sacra Scrittura (Esodo 38; 1 Re 1, 28; Lc 2, 37), e anche dello storico Giuseppe Flavio, c'erano molti ambienti abitativi, in cui dimoravano coloro che si dedicavano al servizio di Dio. La vita terrena della Santissima Madre di Dio dal tempo della sua infanzia fino al momento della sua ascesa al cielo è avvolta in un profondo mistero. Anche la sua vita al Tempio di Gerusalemme era un segreto. “Se qualcuno mi chiedesse, – disse il Beato Girolamo, – come trascorse il tempo della sua giovinezza la Santissima Vergine, – io risponderei: ciò è noto a Dio stesso e all'Arcangelo Gabriele, suo costante custode”. Ma nella tradizione della Chiesa sono stati conservati resoconti che durante il periodo della permanenza della Purissima Vergine al Tempio di Gerusalemme, crebbe in una comunità di pie vergini, leggeva diligentemente la Sacra Scrittura, si occupava di artigianato, pregava costantemente e crebbe nell'amore per Dio. La Tradizione tramanda anche che fino a che i suoi genitori furono in vita, quando aveva circa 11 anni, la visitavano costantemente. In ricordo dell'ingresso della Santissima Madre di Dio nel Tempio di Gerusalemme, la Santa Chiesa fin dall'antichità istituì una solenne festa. Le decretali per la realizzazione della festa nei primi secoli del cristianesimo si trovano nelle tradizioni dei cristiani palestinesi, dove si fa menzione che la santa imperatrice Elena costruì una chiesa in onore dell'entrata nel tempio della Santissima Madre di Dio. Nel IV secolo si ha menzione di questa festa da San Gregorio di Nissa. Nell'VIII secolo i Santi Germano e Tarasio, Patriarchi di Costantinopoli, tenevano prediche per la festa dell'Ingresso. La festa dell'entrata nel tempio della Santissima Madre di Dio preannuncia la benedizione di Dio per il genere umano, la predicazione della salvezza, la promessa della venuta di Cristo.