Sant' Erasmo di Formia

Commemorato il 4 maggio

Sant'Erasmo servì con zelo il Signore fin dalla sua giovinezza. E negli anni della maturità fu elevato alla dignità di vescovo della città di Formium (Italia). Durante la persecuzione contro i cristiani sotto gli imperatori Diocleziano (284-305) e Massimiano Ercole (284-305), Sant'Erasmo lasciò la sua diocesi e si ritirò sul monte Libano, dove si nascose per sette anni. Una volta però gli apparve un angelo e gli disse: "Erasmus! Nessuno vince i nemici, se dorme. Entra nella tua stessa città, inseguili coraggiosamente e vincerai i tuoi nemici". Seguendo la voce dell'Angelo, Sant'Erasmo lasciò la sua clausura. I primi a interrogarlo sulla sua fede furono dei soldati, incontrandolo lungo il cammino. Sant'Erasmo si confessò cristiano. Lo portarono a processo ad Antiochia dall'imperatore Diocleziano, davanti al quale il santo confessò senza paura la sua fede in Cristo e denunciò audacemente l'imperatore per la sua empietà. Sant'Erasmo subì tremende torture, ma rimase inflessibile. Dopo i supplizi il santo fu legato con catene di ferro e gettato in prigione, dove in forma miracolosa apparve un angelo che diceva: "Seguimi, ti conduco in Italia. Là porterai molti alla salvezza". Nella città della Licia sant'Erasmo predicò con coraggio al popolo Cristo e crebbe il figlio di un certo illustre cittadino. Dopo questo miracolo in Licia furono battezzati 10.000 uomini. L'imperatore della metà occidentale dell'impero romano, Massimiano Ercole, diede ordine di catturare il santo e portarlo a processo. E anche davanti a questo imperatore sant'Erasmo confessò coraggiosamente la sua fede. Lo picchiarono e lo minacciarono di crocifissione se non avesse rinunciato a Cristo. Lo obbligarono quindi ad andare in un tempio idolatra, ma lungo il cammino del santo caddero tutti gli idoli che vi si trovavano e furono distrutti, e dal tempio venne un fuoco che cadde su molti pagani. Liberato, sant'Erasmo battezzò molti pagani, e poi si recò nella città di Sirmio, dove fu nuovamente preso e sottoposto a tortura. Lo fecero sedere in un forno rovente, ma rimase vivo e illeso. Questo miracolo scosse così tanto quelli che stavano presiedendo, che l'imperatore, temendo disordini civili, si ritirò nelle sue stesse camere. L'Angelo liberò Sant'Erasmo dai suoi ceppi e lo portò nella città di Formium, cioè nella propria diocesi, dove il santo battezzò molte persone. Il santo vi morì nell'anno 303. I cristiani seppellirono con onore le spoglie del santo sacerdote martire.