San Gregorio Dialogo, Papa di Roma

Commemorato il 12 marzo

San Gregorio Dialogo, Papa di Roma, nacque a Roma verso l'anno 540. Suo nonno era papa Felice, e sua madre Silvia e le zie Tarsilla ed Emiliana furono anch'esse enumerate dalla Chiesa romana al rango di santi. Dopo aver ricevuto un'eccellente educazione secolare, raggiunse alte posizioni governative, e conducendo una vita gradita a Dio, desiderava con tutta l'anima il monachesimo. Dopo la morte del padre, San Gregorio esaurì tutta la sua eredità per fondare sei monasteri. A Roma fondò un monastero nel nome del santo apostolo Andrea il Primo Chiamato, e dopo aver scambiato le sue ampie camere con una cella angusta, vi accettò la tonsura monastica. In seguito, su commissione affidatagli da papa Pelagio II, san Gregorio soggiornò a lungo a Bisanzio. E lì scrisse la sua "Esposizione sul libro di Giobbe". Dopo la morte di papa Pelagio, San Gregorio fu eletto alla cattedra romana. Ma ritenendosi indegno, nel corso di sette mesi non acconsentì ad accettare un servizio così pieno di responsabilità, e avendo aderito solo per le suppliche del clero e del gregge, alla fine accettò la consacrazione. Guidando saggiamente la Chiesa, san Gregorio operò instancabilmente alla propagazione della Parola di Dio. San Gregorio compilò in lingua latina il rito della "Liturgia dei doni presantificati", di cui prima di lui si conosceva solo la tradizione verbale. Affermato dal VI Concilio Ecumenico, questo rito liturgico è stato accettato da tutta la Chiesa ortodossa. Lottò con zelo contro l'eresia donatista; allo stesso modo convertì alla vera fede gli abitanti della Bretagna, pagani e goti, aderenti all'eresia ariana. San Gregorio ha lasciato numerose opere scritte. E dopo la pubblicazione del suo libro, "Dialoghi sulla vita e i miracoli dei Padri italiani" ("Dialogi de vita et miraculis patrum Italiorum"), il santo venne chiamato "Dialogus", cioè "insegnante mediante dialoghi". Particolare fama ebbe la sua "Regola pastorale" (o "Sul servizio pastorale" - "Liber regulae pastoralis"). In quest'opera san Gregorio descrive da ogni lato il modello del vero pastore. Ci sono pure pervenute le sue lettere (848), costituite da indicazioni morali. San Gregorio guidò la Chiesa per 13 anni, preoccupandosi di tutte le necessità del suo gregge. Era caratterizzato da uno straordinario amore per la povertà, per il quale gli fu concessa una visione del Signore stesso. Papa San Gregorio I Magno, come è altrimenti noto, morì nell'anno 604, e le sue reliquie riposano nella cattedrale del santo Apostolo Pietro in Vaticano.