Il Santo martire Ierone e 32 martiri con lui

Commemorati il 7 novembre

Il Santo Martire Ierone nacque nella città di Tiana nella grande Cappadocia. Cresciuto da una pia madre, era un cristiano gentile e buono. Gli imperatori coreggenti Diocleziano e Massimiano (284-305) inviarono in Cappadocia un grande distaccamento militare guidato da Lizia per sradicare lì il cristianesimo diffuso e anche per arruolare nell'esercito imperiale soldati sani e forti. Tra i molti altri, Lizia diede ordine di arruolare anche Ierone, che si distingueva per la sua grande forza fisica e destrezza. Ma Ierone si rifiutò di servire gli imperatori che avrebbero perseguitato i cristiani. Quando tentarono di afferrarlo con la forza e portarlo a Lizia, afferrò una trave di legno e disperse i soldati che erano stati inviati a prenderlo. Poi si nascose in una grotta, insieme ad altri diciotto simili. Lizia non avrebbe rischiato di perdere i suoi soldati assaltando la grotta. Su consiglio di Kyriakos, uno degli amici di Ierone, Lizia tolse l'assedio alla caverna e ritirò il suo distaccamento. Quindi Kyriakos, dopo aver rassicurato Ierone, lo persuase a non opporre resistenza alle autorità. Ed egli insieme con gli altri nuovi coscritti, posti in mezzo a soldati che li accompagnavano, fu inviato nella vicina città di Melitene. Presto Ierone ebbe una visione nel sonno, in cui gli fu predetta la fine imminente del martirio. Lizia propose ai soldati radunati a Melitene di offrire sacrifici agli dei pagani. Ierone e dietro di lui altri 32 soldati si rifiutarono di farlo, e confessarono apertamente la loro fede in Cristo. Allora il persecutore ordinò di battere i martiri e di tagliare la mano a Ierone. Dopo crudeli torture gettarono in prigione i martiri a malapena vivi e al mattino li decapitarono. Un certo Cristiano ricco ed illustre, di nome Crisante, riscattò da Lizia il capo di Ierone. E quando finalmente cessarono le persecuzioni, fece costruire una chiesa nel luogo dove furono giustiziati i santi martiri, e vi pose il venerabile capo. I corpi di tutti i santi giustiziati furono segretamente sepolti dai cristiani. In seguito durante il regno dell'imperatore Giustiniano, durante la costruzione di una chiesa intitolata a Sant'Irene, le venerabili reliquie furono scoperte intatte. I nomi degli altri martiri sono: Hesychius, Nicander, Athanasius, Mamas, Barachius, Callinicus, Theogenes, Nikon, Longinus, Theodore, Valerius, Xanthius, Theodoulus, Callimachus, Eugene, Theodochus, Ostrychius, Epiphanius, Maximian, Ducitius, Claudian, Theophilus, Gigantius, Dorotheus, Theodotus, Castrichius, Anicletus, Themelius, Eutychius, Hilarion, Diodotus and Amonitus.