San Leone Vescovo di Catania


Commemorato il 20 febbraio

San Leone fu vescovo della città di Catania, in Sicilia. Era famoso per la sua benevolenza e carità e il suo amore cristiano per i poveri e i vagabondi. Il Signore gli concesse i doni della guarigione di varie malattie e anche il dono dei miracoli. Durante il periodo in cui San Leone era vescovo a Catania, viveva un certo mago stregone di nome Eliodoro, che impressionava le persone con i suoi falsi miracoli. Quest'uomo era originariamente un cristiano, ma poi rifiutò segretamente Cristo e divenne un servitore del diavolo. San Leone esortava spesso Eliodoro a porre fine alle sue azioni malvagie e a tornare a Dio, ma invano. Una volta Eliodoro divenne così sfacciato che, entrato nella chiesa dove il vescovo stava celebrando i servizi divini, con la sua stregoneria vi seminò confusione e tentazione, cercando di creare scompiglio. Vedendo la gente assediata dai diavoli sotto l'incantesimo della stregoneria, San Leone si rese conto che il tempo delle dolci persuasioni era passato. Emerse con calma dall'altare e, afferrando il mago per il collo con il suo omophorion, lo condusse fuori dalla chiesa nella piazza della città. Lì costrinse Eliodoro ad ammettere tutte le sue azioni malvagie; ordinò che fosse acceso un falò e senza battere ciglio saltò insieme allo stregone nel fuoco, mentre indossava il suo omophorion. Così rimasero nel fuoco, finché Eliodoro non fu bruciato, mentre per la potenza di Dio San Leone rimase illeso. Questo miracolo fece conoscere San Leone mentre era ancora in vita. Quando morì, presso la sua tomba una donna sanguinante ricevette la guarigione. Il corpo del santo fu deposto in una chiesa della santa martire Lucia, da lui stesso fatta costruire, e successivamente le sue reliquie furono traslate in una chiesa di san Martino il Misericordioso, vescovo di Tours (Comm. 12 ottobre).


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