San Patrizio di Prusa

Commemorato il 19 maggio

San Patrizio visse nel I secolo e fu vescovo della città di Prussa in Bythnia (Asia Minore). Predicò apertamente e con coraggio gli insegnamenti di Cristo Salvatore e denunciò l'errore dei pagani. Per questo fu preso insieme ai tre presbiteri Akakios, Menandro e Polienos, e condotto per l'interrogatorio dal governatore della città, Giulio. In quel momento Giulio era in viaggio per cure presso una sorgente termale, e diede ordine di portare dietro di sé anche il vescovo cristiano con i presbiteri, legati in catene di ferro. Dopo essersi lavato nelle sorgenti termali, Giulio offrì sacrifici ai suoi dei e, convocati San Patrizio e gli altri prigionieri, chiese loro di offrire sacrifici agli dei pagani, minacciando punizioni in caso di rifiuto. San Patrizio rispose a questo: "Io sono cristiano e adoro l'unico vero Dio, Gesù Cristo, che ha creato i cieli e la terra e queste calde sorgenti a beneficio di tutta l'umanità". Per ordine di Giulio gettarono il santo nella sorgente termale, e con ferma fede il martire pregò per chiedere aiuto: "Signore, Gesù Cristo, aiuta il tuo servo", e rimase illeso. In preda all'impotenza Giulio diede ordine di tagliare la testa a san Patrizio e ai suoi tre presbiteri. La fine per i martiri avvenne intorno all'anno 100 dopo la nascita di Cristo.