Commemorazione dei Santi Padri del VII Concilio Ecumenico (787)

Commemorati dopo l'11 ottobre

Il VII Concilio Ecumenico, convocato dall'imperatrice Irene e riunito a Nicea dal 24 settembre al 13 ottobre 787, fu presieduto dal patriarca Tarasio (commemorato il 25 febbraio). Il concilio pose fine a quasi cinquant'anni di persecuzione iconoclasta e stabilì la venerazione delle sacre icone come base della fede e della spiritualità della Chiesa di Cristo. Come dice il Sinaxarion, "non era semplicemente la venerazione delle immagini sante che i Padri hanno difeso in questi termini, ma, di fatto, la realtà stessa dell'Incarnazione del Figlio di Dio". «Il secondo Concilio di Nicea è il settimo e ultimo Concilio ecumenico riconosciuto dalla Chiesa ortodossa. Ciò non significa che in futuro non potranno esserci altri Concili ecumenici, sebbene occupando il settimo posto il secondo Concilio di Nicea è stato preso a simbolo di perfezione e compimento, rappresentato da questo numero nella Sacra Scrittura (es. Gn 2,1-3). Questo settimo Concilio Ecumenico chiude l'era delle grandi controversie dogmatiche che hanno permesso alla Chiesa di descrivere, con definizioni escluse da ogni ambiguità, i confini della santa Fede ortodossa. Da quel momento, ogni eresia che appare può essere correlata all'uno o all'altro degli errori che la Chiesa, riunita in Concili universali, ha anatemizzato dal primo al settimo Concilio Ecumenico". Nella pratica greca, i santi Padri portatori di Dio del VII Concilio Ecumenico vengono commemorati l'11 ottobre (se è domenica), o la domenica successiva all'11 ottobre. Secondo il menaion slavo invece, se l'undici del mese cade di Lunedì, Martedì o Mercoledì, il servizio viene spostato alla domenica precedente.