Il Sacerdote Martire Pancrazio, Vescovo di Taormina


Commemorato il 9 luglio

Il sacerdote martire Pancrazio, vescovo di Taormina, nacque nel tempo in cui nostro Signore Gesù Cristo viveva ancora sulla terra. I genitori di Pancrazio erano nativi di Antiochia. Sentendo parlare della buona novella di Gesù Cristo, il padre di Pankratios prese con sé il suo giovane figlio e partì per Gerusalemme, per vedere di persona il grande Maestro. I miracoli lo stupirono e, quando udì l'insegnamento divino, allora credette in Cristo come Figlio di Dio. Si avvicinò ai discepoli del Signore, specialmente al santo apostolo Pietro, e fu durante questo periodo che il giovane Pancrazio conobbe il santo apostolo Pietro. Dopo l' Ascensione del Salvatore uno degli Apostoli venne ad Antiochia e battezzò i genitori di Pankratios insieme a tutta la loro famiglia. Quando i genitori di Pancrazio morirono, lasciò i suoi beni ereditati e si recò su un monte pontino e iniziò a vivere in una grotta, trascorrendo le sue giornate in preghiera e profonda contemplazione spirituale. Il santo apostolo Pietro, una volta di passaggio da quelle parti, fece visita a Pancrazio al Ponto, e lo condusse con sé ad Antiochia, e poi in Cilicia, dove allora si trovava il santo apostolo Paolo. E lì i santi Apostoli Pietro e Paolo ordinarono San Pancrazio vescovo della città cilicia di Taormina (Tauromenia). San Pancrazio lavorò con zelo per l'illuminazione cristiana del popolo. Nel corso di un solo mese costruì una chiesa, dove celebrava servizi divini. Il numero dei credenti crebbe rapidamente e presto quasi tutta la popolazione di Tauromeneia e delle città circostanti accettò la fede cristiana. San Pancrazio governò pacificamente il suo gregge per molti anni. Ma una volta i pagani conniventi contro il santo, e cogliendo il momento opportuno, si gettarono su di lui e lo lapidarono. Così San Pancrazio terminò la sua vita da martire (I secolo). Le reliquie del santo riposano nella chiesa a lui intitolata, a Roma.