Il monaco Paolo di Tebe


Commemorato il 15 gennaio

Il monaco Paolo di Tebe nacque in Egitto, nella città di Tebe. Rimasto orfano, soffrì molte cose da parte di un parente avido dell'eredità dei genitori. Durante il periodo della persecuzione contro i cristiani sotto l'imperatore Decio (249-251), San Paolo venne a conoscenza dell'insidioso piano di consegnarlo nelle mani dei persecutori, e così fuggì dalla città e si indirizzò nel deserto. Stabilendosi in una grotta ai piedi di una collina, e lì sconosciuto a tutti, il monaco Paolo vi dimorò per 91 anni, pregando incessantemente Dio giorno e notte. Si nutriva di datteri e di pane, che gli portava un corvo, e si riparava dal freddo e dal gelo con un abito fatto di foglie di palma. Attraverso la lungimiranza di Dio, poco prima della fine del monaco Paolo, il Signore rivelò di lui al monaco Antonio il Grande (Comm. 17 gennaio), anch'egli asceta nel deserto della Tebaide. Una volta sant'Antonio pensò che difficilmente esisteva un altro abitante del deserto così grande come lui, e poi udì una voce: "Antonio, c'è un servitore di Dio più esperto di te, ed egli si è stabilito qui in questo deserto davanti a te. Vai ancora più lontano e là trovalo». Antonio andò e venne alla grotta di San Paolo. Dopo aver impartito ad Antonio una lezione di umiltà, il monaco Paolo gli si avvicinò. Gli anziani si salutarono per nome e dopo essersi abbracciati iniziarono una lunga discussione. Durante la conversazione il corvo volò e portò ad entrambi il pane. Il monaco Paolo annunciò a sant'Antonio che si stava avvicinando il momento della sua fine e gli ordinò di seppellirlo. Il monaco Paolo spirò poi durante il tempo della preghiera, ritto in ginocchio. Il monaco Antonio vide allora come la sua anima, tra gli angeli, i profeti e gli apostoli, saliva a Dio. Due leoni corsero fuori dal deserto e con i loro artigli scavarono la fossa. Il monaco Antonio seppellì il santo anziano e, presa la sua veste di foglie di palma, partì per il suo monastero. Il monaco Antonio conservava questo abito come un grande ricordo sacro e lo metteva fuori solo due volte l'anno, a Pasqua e a Pentecoste. Il monaco Paolo di Tebe morì nell'anno 341, all'età di 113 anni. Non fondò un solo monastero, ma subito dopo la sua morte apparvero molti imitatori della sua vita e riempirono il deserto di monasteri. Il monaco Paolo è considerato il padre del monachesimo ortodosso. Nel XII secolo il corpo di San Paolo, per ordine dell'imperatore Manuele (1143-1180), fu trasferito a Costantinopoli e collocato nel monastero Peribleptoi della Madre di Dio. Successivamente fu portato a Venezia e infine in Ungheria, a Ofa. Parte della sua testa si trova a Roma.


   Icona